Dipartimento di Eccellenza MIUR 2018-2022

Il Dipartimento di Scienze Giuridiche (DSG) è stato riconosciuto tra i Dipartimenti di Eccellenza italiani e ha ricevuto un finanziamento straordinario del Ministero dell’Istruzione e dell’Università di 8.100.000 € per un progetto di sviluppo quinquennale che è risultato tra i 180 vincitori a livello nazionale e tra i 15 dell’Area 12 CUN.

Il progetto e gli obiettivi

L’obiettivo principale del progetto perseguito dal DSG è quello di promuovere, sul piano della didattica e della ricerca, una figura nuova di giurista, non più focalizzato sul solo perimetro nazionale e sulle professioni giuridiche tradizionali, bensì capace di:

  1. interagire tanto con fonti e sistemi tradizionali a dimensione nazionale quanto con le nuove forme giuridiche sovranazionali e transnazionali spinte dalla globalizzazione,
  2. mantenendo saldi gli strumenti tecnici tradizionali dell'ermeneutica ma conciliandoli con nuove metodologie problem based, casistiche, ispirate al metodo empirico;
  3. porre il proprio diritto in dialogo con diritti altri, anche non appartenenti alla tradizione giuridica occidentale;
  4. combinare una precisa conoscenza tecnica del diritto con la salda consapevolezza delle tematiche filosofiche e del contesto storico, ma anche scientifico e tecnologico, che ne formano lo sfondo ineludibile.

Si intende così formare un giurista la cui dimensione occupazionale sia non solo europea ma mondiale, non solo vincolata ai ruoli istituzionali classici ma flessibile, aperta ad un ventaglio più ampio di esigenze sociali, creando così un "modello" di formazione giuridica nuovo ma coerente con la riconosciuta tradizione bolognese.
Sul piano della didattica e della ricerca, si tratta principalmente di saper comprendere in tutti i suoi aspetti l'interazione tra fonti del diritto nazionali, sovranazionali e transnazionali.

Le azioni

Didattica e ricerca: internazionalizzazione e interdisciplinarietà

L'obiettivo complessivo di sviluppo per il futuro del DSG va dunque con decisione nella direzione della sempre più pronunciata internazionalizzazione ed interdisciplinarietà sul piano della didattica e della ricerca. Ne derivano i seguenti obiettivi specifici:

  1. Attuare una policy didattica complessiva che sia in grado di attrarre più studenti stranieri, sia per favorire il contatto degli studenti italiani con coetanei provenienti da un contesto internazionale, sia per disseminare anche in un contesto sovra-nazionale il modello di giurista che qui si propone, oltre che il metodo italiano applicato allo studio giuridico.
  2. Fornire una didattica e una ricerca orientata in senso internazionale e interdisciplinare in coerenza con le linee di sviluppo ERC e coi relativi settori rilevanti per il diritto: (SH2_1) Political systems, governance; (SH2_2) Democratization and social movements; (SH2_4) Legal studies, constitutions, human rights, comparative law; (SH2_5) International relations, global and transnational governance; (SH2_12) GIS, spatial analysis; big data in political, geographical and legal studies. Si tratta di direzioni più interdisciplinari rispetto alla formazione giuridica classica, nella prospettiva di offrire al giurista di scuola bolognese, oltre ad una salda conoscenza tecnica del diritto, gli strumenti per comprendere in modo problematico l'evoluzione in atto sul piano teorico-filosofico, storico, nonché tecnologico ed economico.
  3. Potenziare la ricerca competitiva in ambito europeo, valorizzando il carattere multidisciplinare del DSG e incentivando la collaborazione con altri Dipartimenti dell'Ateneo. Questo obiettivo ha un ruolo cruciale nell'ottica di un circolo virtuoso tra ricerca internazionale interdisciplinare e didattica ad essa ispirata. È ormai evidente che la direzione interdisciplinare è una conditio sine qua non per potenziare la ricerca competitiva di tipo giuridico, pena il rischio di rivestire un ruolo marginale e accessorio rispetto a ricerche di policy-making connesse a studi empirici. Al contrario, una ricerca in cui la problematica giuridica si integra con altre discipline promette di avere un maggiore impatto nella realizzazione di policies integrate in una cornice costituzionale coerente, trovando così un fondamento non soltanto fattuale ma anche normativo. Questo nuovo posizionamento della ricerca giuridica si riflette poi nella didattica: il giurista formato in quest'ottica sarà in grado di inserirsi nei diversi contesti sociali, costruendo regole che presentino un livello di effettività soddisfacente e siano anche coerenti con il quadro costituzionale e normativo che si delinea a tutti i livelli.
  4. Investire sui giovani ricercatori, in un'ottica di evoluzione della impostazione tradizionale degli studi giuridici ed anche di maggiore mobilità internazionale, permettendo così un interscambio ancora maggiore di prodotti e metodologie di ricerca tra il DSG ed il contesto accademico internazionale.

Terza missione

La costruzione di una figura di giurista professionale più orientata in senso internazionale e interdisciplinare, e dunque maggiormente in grado di dialogare con i diversi contesti sociali, anche in una dimensione non nazionale, e con prospettiva critica, costituisce di per sé un obiettivo dal notevole impatto sulla formazione di policies nonché sulla loro applicazione ed interpretazione, sia sul piano legislativo che su quello della interazione tra cittadini ed istituzioni. Ciò è bene in linea anche con i Sustainable Development Goals ONU, in particolare con il quarto (Quality Education), con il decimo (Reduced Inequalities) e il sedicesimo (Peace, Justice, and Strong Institutions). Non si tratta soltanto di un impatto a lungo termine: questa impostazione didattica e di ricerca si rifletterà sull'attività di formazione professionale (quindi formazione di operatori giuridici già in attività) nonché sulla già ricca attività di consulenza a tutti i livelli istituzionali: ambiti, questi, in cui l'attività del DSG ha già un impatto notevole, che si intende ulteriormente rafforzare.

Logistica

Parte dei fondi legati al progetto è destinata al potenziamento delle infrastrutture. In coordinamento con l'Ateneo, si contribuirà alla ristrutturazione del Palazzo sito in via Zamboni 22, potenziando l'accessibilità e l'ospitalità di ricerca e didattica. Si ammoderneranno le attrezzature presenti nelle attuali aule (ormai vetuste). Oltre che per le attività già in essere, gli spazi potranno essere usati per corsi di moot courts, con un'apposita attrezzatura, tale da riprodurre un'aula di giustizia. L'aggiornamento riguarderà anche le infrastrutture informatiche (per potenziare la visibilità internazionale del sito Internet del DSG).

I tempi

2018-2019

  • Reclutamento di 2 RTD-B, 4 Professori Associati e 2 unità di personale tecnico amministrativo.
  • Aumento dell’offerta didattica in inglese e lancio della Laurea Magistrale in Legal Studies.
  • Potenziamento delle legal clinics e lancio del progetto relativo alla partecipazione a moot courts.
  • Organizzazione di 4 Doctoral workshops.
  • Finanziamento di 12 assegni di ricerca, 5 borse di dottorato e 8 visiting fellowships.
  • Attivazione di programmi per internazionalizzazione dei prodotti di ricerca e dei convegni, sviluppo di skill per la ricerca.

2020-2022

  • Ulteriore potenziamento delle legal clinics e partecipazione a 2 moot courts internazionali.
  • Organizzazione di 6 Doctoral workshops.
  • Finanziamento di 12 assegni di ricerca, 7 borse di dottorato e 12 visiting fellowships.
  • Ulteriore consolidamento dei programmi per internazionalizzazione dei prodotti di ricerca e dei convegni, sviluppo di skill per la ricerca.

Per le opere infrastrutturali si utilizzerà l’intero quinquennio.