Webinar "Human Punishment: Life Imprisonment and the Right to Hope"

E' organizzato dal ‘Gruppo di diritto penale’ della Corte europea dei diritti umani in collaborazione con il DSG, l'Università John Moores di Liverpool, e il "Beyond Detention Interest Group".

  • Data: 22 marzo 2021 dalle 16:00 alle 18:00

  • Luogo: ONLINE tramite piattaforma ZOOM

  • Modalità d'accesso: Ingresso libero previa iscrizione

Il webinar è il primo della serie "Punishment, Detention, Crisis: Academic Judicial Dialogues"

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Prima dell’inizio dell’evento verranno inviate le istruzioni per connettersi via Zoom.
Per maggiori informazioni, contattare gli organizzatori dott. Paolo Lobba e dott. Triestino Mariniello.

Programma

Presiede

  • Robert Spano - Presidente della Corte europea dei diritti umani

Introduzione

  • Paolo Lobba - Giurista assistente alla Corte europea dei diritti dell’uomo e Professore a contratto all'Università di Bologna

Relatori

  • Dirk van Zyl Smit - Professore Emerito alla Università di Nottingham
  • Ksenija Turković - Vicepresidente della Corte europea dei diritti umani

Discussione

  • Bernard Harcourt - Professore alla Columbia Law School

Q/A

Descrizione

Secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo, la speranza è un aspetto importante e costitutivo della persona umana. Persino agli autori dei reati più estremi va riconosciuta la capacità di cambiare e quindi il diritto di sperare di avere, un giorno, espiato le proprie colpe. Sin dalla sua sentenza nel caso Kafkaris v. Cipro, la Corte ha stabilito un nesso tra il diritto del detenuto alla speranza e la “prospettiva di scarcerazione”. Nel caso Vinter v. Regno Unito, la Corte ha deciso che, poiché la disciplina britannica dell’ergastolo non prevedeva una realistica prospettiva di ottenere la liberazione, quel tipo di pena assumeva carattere inumano e degradante, in quanto tale incompatibile con l’art. 3 CEDU. Questo principio è stato ribadito in Hutchinson v. Regno Unito. Di recente, nel caso Marcello Viola v. Italia (2), la Corte ha sottolineato l’importanza della riabilitazione e della risocializzazione quali scopi giustificativi della pena.

Durante il presente seminario online, i relatori affronteranno, attraverso il prisma della giurisprudenza europea, alcuni degli aspetti più attuali e controversi sollevati dal principio di umanità delle pene. Essi si soffermeranno su questioni quali:

  • la compatibilità dell’ergastolo ostativo con i diritti fondamentali;
  • l’incerta nozione del diritto alla speranza;
  • a quali condizioni l’ergastolo non è più giustificabile dal punto di vista penologico;
  • quale tipo di riesame periodico del processo di rieducazione può soddisfare gli standard di umanità ex art. 3 CEDU.

Il seminario è rivolto a studenti, studiosi della materia e operatori nel campo dei diritti fondamentali.

Ciclo di seminari – “Punishment, Detention, Crisis: Academic Judicial Dialogues”

Prossimi appuntamenti

Descrizione

Il diritto penale oggi sta spingendo i suoi limiti. Sfondando nuove frontiere, si sta estendendo oltre la sua provincia tradizionale, influenzando sempre più aspetti della libertà individuale. Mentre il diritto penale fiorisce in tempi di crisi, nuove disposizioni di vasta portata vengono incorporate nei nostri sistemi giuridici. La legislazione d'emergenza si è così normalizzata. In questo contesto, sorgono diverse domande sulla natura, gli scopi e la portata della punizione e della detenzione. Cosa rende la punizione "umana" o "giusta"? Quando una misura restrittiva si qualifica come privazione della libertà? In che misura, se esiste, una pandemia impone ulteriori limiti al ricorso alla detenzione? Quali restrizioni devono rimanere in vigore in tempo di emergenza per tenere a freno gli ampi poteri discrezionali conferiti alla polizia?
Questa serie di webinar offre un forum che riunisce importanti studiosi, giudici e professionisti per discutere gli standard dei diritti umani nell'area della privazione della libertà. Mentre i webinar sono prima di tutto eventi di formazione per il personale della Corte, essi invitano caldamente la partecipazione attiva del pubblico in generale. Il pubblico proposto include studiosi, studenti e professionisti del diritto dei diritti umani.

 

Direttore scientifico: Ksenija Turković

Organizzatori: Paolo Lobba e Triestino Mariniello

Contatti