Indagare la regolazione del settore alimentare per fornire una sistematica di diritto costituzionale delle politiche in tema di food safety, food security, tutela dell’ambiente e della salute. La governance multilivello dell'alimentazione appare sbilanciata su una piano economicistico, che tende a configurare il cibo come bene di scambio, in un’ottica tecnocratica e liberista. Il tema degli Ogm e delle sementi appare un case study per verificare in concreto l’intreccio di interessi scientifici, politici, economici ed etici relativo al rapporto tra biotecnologia e sicurezza alimentare, e la dialettica tra tecnica, politica e diritto. Il fine è stabilire se l’assunto “global problems, global solutions” sia ancora adeguato in un contesto in cui la globalizzazione (pure nella sua attuale crisi) e il libero mercato tendono a sacrificare l'esigenza di una sovranità alimentare statale e la configurazione del cibo come un diritto umano fondamentale (non solo prodotto di scambio e consumo).
La ricerca intende proporre modelli teorici per reagire ai moti centripeti e neoliberisti che si registrano nella regolazione dell'alimentazione, per ricercare un più equo contemperamento tra le ragioni di libero mercato, diritto al cibo e sovranità alimentare.
La governance multilevel alimentare è articolata su base internazionale (WTO, World Health Organization, Food and Agricolture Organization, Codex Alimentarius), sovranazionale (UE), statale e locale. Due i nuclei di determinazione e esecuzione delle policies: il WTO su scala globale e l’UE su scala regionale. Il rapporto che si instaura tra questi due centri di potere determina l’assetto complessivo della ripartizione delle competenze, nonché il bilanciamento tra gli interessi in gioco.
Mentre il livello globale tende a valorizzare la dimensione economica del cibo, inteso come merce, a livello europeo e statale le policies sulla sicurezza alimentare sono più attente alle esigenze di protezione umana e ambientale, seguendo un approccio fondato sui principi di prevenzione, precauzione e proporzionalità.
Il tema degli Ogm e della produzione delle sementi rappresenta un case study da approfondire in chiave teoretica: essendo trasversale ai diversi livelli di governo dell'alimentazione, appare esemplare della difficoltà di conciliare valori fondamentali per la vita umana (tutela della salute, dell’ambiente e della biodiversità e accesso al cibo) con le istanze provenienti dal mondo della ricerca, dell’innovazione tecnologica, dell’impresa e del mercato. L'obiettivo primario della ricerca, attraverso un dialogo interdisciplinare, è quello di individuare le basi costituzionali per un governo pubblico delle politiche alimentari (un nuovo contratto sociale), che tenga conto insieme del mercato e della globalizzazione, dello sviluppo tecnologico, dei diritti dell'essere umano, delle esigenze proprie delle comunità politiche nazionali.
La prospettiva di analisi proposta è innovativa per diversi motivi. L'approccio tradizionale al tema del cibo e della sicurezza alimentare è di tipo agroeconomico, e quello giuridico è finora legato al diritto dell'impresa agricola. La ricerca mira a dare alla materia una veste costituzionale. Riprendendo il tema di Expo 2015 per un "nuovo contratto sociale alimentare", si vuole seguire la innovativa traiettoria per cui il cibo non è solo un prodotto e un oggetto di consumo ma un bene fondamentale, come l'ambiente e la salute, per costruire un rinnovato sistema di governo pubblico delle politiche alimentari. L'approccio interdisciplinare, che investe competenze specifiche nel campo della ricerca su sementi e su Ogm dal punto di vista delle scienze agrarie, permette di radicare il fine della ricostruzione di categorie giuridiche su basi concrete e meno astratte, al fine di rendere il rapporto tra scienza, politica e diritto più funzionale all'obiettivo di garantire condizioni di vita migliori e politiche pubbliche volte alla coesione sociale e all'integrazione.