Ottavo incontro del CIRCOLaw del DSG (Francesco Medico e Lorenzo Cecchetti)

Si tratta di una iniziativa animata prevalentemente dai dottorandi ed assegnisti del DSG per favorire occasioni di riflessione scientifica in prospettiva interdisciplinare.

  • Data: 03 maggio 2021 dalle 17:00 alle 18:30

  • Luogo: ONLINE tramite piattaforma TEAMS

  • Modalità d'accesso: Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili

Incontro 8: lunedì 03 maggio 2021, ore 17:00-18:30

IL RUOLO DELLA CARTA DI NIZZA E LA QUESTIONE SOCIALE: CI PUÒ ESSERE SOLIDARIETÀ SENZA INTEGRAZIONE POLITICA?

Francesco Medico (Dottorando di ricerca in Diritto costituzionale)

Lorenzo Cecchetti (Dottorando di ricerca in Diritto dell'Unione europea)

L’incontro si terrà tramite la Piattaforma Microsoft Teams:
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Il CIRCOLaw nasce con l’intento di promuovere incontri periodici animati dalla comunità degli assegnisti e dei dottorandi del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna per la discussione – in un clima conviviale e informale – di casi, elementi di prassi e papers.

La partecipazione è libera e aperta a tutti gli afferenti al DSG!

ABSTRACT

IL RUOLO DELLA CARTA DI NIZZA E LA QUESTIONE SOCIALE: CI PUÒ ESSERE SOLIDARIETÀ SENZA INTEGRAZIONE POLITICA?

Francesco Medico (Dottorando di ricerca in Diritto costituzionale) - francesco.medico2@unibo.it

Lorenzo Cecchetti (Dottorando di ricerca in Diritto dell'Unione europea) - lorenzo.cecchetti3@unibo.it

La Carta di Nizza, sin dalla sua approvazione, è stata considerata un crocevia importante di quel processo di Integration through Law portato avanti dal diritto sovranazionale che, nel tentativo di superare le strettoie del mercato, ha cercato di rilegittimarsi lambendo il discorso costituzionale dei diritti fondamentali. Quali sono stati allora – a vent’anni dall’adozione della Carta – gli sviluppi nella garanzia dei diritti sociali a livello sovranazionale? 

L’intervento si suddivide in due grandi blocchi tematici, provando ad analizzare il ruolo della Carta di Nizza in rapporto alla questione sociale: da una parte, approfondendo i classici rapporti di conflitto tra diritto nazionale e diritto sovranazionale (prima con la giurisprudenza sui rapporti tra libertà economiche e diritti sociali e, poi, con quella sulla cittadinanza e il principio di non discriminazione) e, dall’altra, sul versante del controllo giurisdizionale che tramite la Carta si è esercitato sul diritto della crisi (indagando gli effetti sulla Carta di Nizza del social displacement nonché in rapporto alle misure di austerity). 

In chiusura, si sosterrà la tesi di fondo del lavoro secondo cui quel progetto di Integration through Law, da sempre presente nel diritto sovranazionale e che trova nella Carta di Nizza il suo zenit, mostra tutti i suoi vizi genetici perché presuppone una visione postdemocratica del costituzionalismo che può vivere senza integrazione politica. Da questo punto di vista, il rapporto tra solidarietà e integrazione politica è bi-direzionale: senza l’una non ci può essere l’altra. Le virtualità espressive della Carta di Nizza scontano dunque questo limite strutturale di costruzione del diritto sovranazionale: più forte ed evidente nel diritto della crisi ma altrettanto presente nel normale dispiegamento del Bill of Rights europeo. La Carta di Nizza dunque – in mancanza di un constitutional momentum – potrà continuare a giocare solo un ruolo marginale nel governo della questione sociale o, al massimo, garantire una protezione light dei diritti sociali.