E' uscito un nuovo volume in modalità Open Access della collana editoriale "Seminario giuridico della Università di Bologna". Con più di 300 titoli pubblicati a partire dal 1913, il Seminario giuridico della Università di Bologna costituisce la collana di riferimento per la pubblicazione di monografie, collettanee e atti di convegni di docenti, ricercatori ed assegnisti del Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Si tratta del volume di Stefano Canestrari "Ferite dell'anima e corpi prigionieri. Suicidio e aiuto al suicidio nella prospettiva di un diritto liberale e solidale" [OPEN ACCESS - PDF]
Il tema del suicidio richiede un confronto con questioni esistenziali fondamentali e il principale rischio di chi affronta un argomento così vertiginoso è quello di non riconoscerne la complessità. La perenne tentazione del giurista è di “chiudere le porte” a una riflessione problematica e sofferta ricorrendo ad equiparazioni che producono effetti semplificatori e occultano la molteplicità delle questioni in gioco.
Questo scritto, all’opposto, si pone l’obiettivo di svelare l’inadeguatezza di alcune assimilazioni: la “liceità del suicidio” – principio fondamentale del biodiritto penale – non comporta automaticamente la “liceità dell’aiuto al suicidio”. E il concetto stesso di “aiuto al suicidio” dev’essere analizzato nelle sue numerose sfaccettature: l’agevolazione al suicidio “tradizionale” – provocato da forte sofferenza psicologica ed esistenziale – non può essere equiparata al fenomeno differente e dilemmatico dell’aiuto medico a morire.
Il compito di delineare tali distinzioni con nettezza è necessario e urgente, anche alla luce delle recenti e celebri sentenze della Corte costituzionale italiana e di quella tedesca, che per motivi diversi rischiano di generare equivoci e fraintendimenti. L’aiuto al suicidio e il suicidio medicalmente assistito non sono gemelli congiunti e neppure fratelli: sono soltanto parenti che si ribellano a una convivenza forzata. Nell’ambito di queste coordinate il presente volume fornisce un contributo di fondamentale importanza anche nella prospettiva di un dibattito pubblico ponderato sulle questioni di fine vita.