E' uscito un nuovo volume in modalità Open Access della collana editoriale "Seminario giuridico della Università di Bologna". Con più di 300 titoli pubblicati a partire dal 1913, il Seminario giuridico della Università di Bologna costituisce la collana di riferimento per la pubblicazione di monografie, collettanee e atti di convegni di docenti, ricercatori ed assegnisti del Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Si tratta del volume di Francesco Medico Il doppio custode [OPEN ACCESS - PDF].
Sin dalla nascita del costituzionalismo democratico sociale, la giustizia costituzionale ha avuto il compito di garantire una legalità costruita sulla triade “conflitto sociale-rappresentanza-diritti”. Il processo di integrazione europea spinge a riconsiderare lo studio della giustizia costituzionale come rapporto tra giurisdizioni e a prendere atto dell’ascesa dei conflitti tra la legalità costituzionale e quella europea, soprattutto dal Trattato di Maastricht in poi. Il volume indaga il rapporto tra le Corti costituzionali e la Corte di giustizia e l’eziologia dei conflitti costituzionali attraverso le teorie sull’integrazione giurisprudenziale europea, la diversa consistenza valoriale tra le due legalità e la comparsa del discorso sull’identità costituzionale nei campi della costituzione economica, della crisi della Rule of Law e dei diritti a doppia tutela. Ne risulta l’emersione di una generale crisi di legittimità democratica del progetto europeo post Maastricht, che si riflette in uno scarto storico-materiale e in un aumento dei conflitti di valore tra le due legalità nel rapporto tra le giurisdizioni. In questo scenario, si colloca la proposta di un nuovo modello di giustizia costituzionale: il Doppio Custode. Questo modello ha due obiettivi: costruire un rapporto tra giurisdizioni che garantisca una maggiore conciliabilità con l’assetto valoriale del costituzionalismo democratico sociale; aprire la strada a una democratizzazione del diritto europeo, più in linea con l’attuale fase del processo di integrazione. L’ambizione è, in questo modo, quella di contribuire a riaggiornare il nesso tra giustizia costituzionale e costituzionalismo democratico sociale nell’odierno contesto europeo. Tale proposta vuole rappresentare un tassello di un più ampio ripensamento dell’architettura costituzionale europea in chiave democratica e di avvicinamento del rapporto tra poteri pubblici e società nel Vecchio continente.