Pubblicato il volume "L’accesso al fatto nel processo amministrativo" di Cecilia Sereni Lucarelli  nella collana del Seminario giuridico

Pubblicato il volume "L’accesso al fatto nel processo amministrativo" di Cecilia Sereni Lucarelli nella collana del Seminario giuridico

Il volume è edito da BUP (Bononia University Press) anche in modalità Open Access.

Pubblicato: 02 maggio 2024 | Libri

E' uscito un nuovo volume  in modalità Open Access della collana editoriale "Seminario giuridico della Università di Bologna". Con più di 300 titoli pubblicati a partire dal 1913, il Seminario giuridico della Università di Bologna costituisce la collana di riferimento per la pubblicazione di monografie, collettanee e atti di convegni di docenti, ricercatori ed assegnisti del Dipartimento di Scienze Giuridiche.

Si tratta del volume di Cecilia Sereni Luicarelli "L’accesso al fatto nel processo amministrativo" [OPEN ACCESS - PDF].

Il volume analizza il processo amministrativo, per come è strutturato e per come concretamente si svolge, al fine di verificare se il giudice amministrativo nell’accedere al fatto, anche tecnico, lo conosca adeguatamente nell’ottica di una tutela piena ed effettiva. Nel mutato rapporto tra cittadino, amministrazione e potere e nella progressiva conformazione, prima nel procedimento, e poi eventualmente nel processo, del potere pubblico alle plurime istanze dei singoli, si è trasformato anche il ruolo del giudice amministrativo, che da garante della legittimità fine a se stessa sembra oramai abbandonare anche i confini del “giudizio sul rapporto”, per varcare le soglie di un giudizio sempre più penetrante in cui nel processo si rifà il procedimento (e dunque l’istruttoria procedimentale). Ancora oggi però la giustizia amministrativa continua a fare i conti con una posizione di perdurante privilegio dell’amministrazione e con l’autolimitazione dei poteri decisori e istruttori del giudice con l’effetto che, per quanto costantemente affermato dal Consiglio di Stato nelle sue sentenze a partire dal 2019, non è così pacifico che il giudice amministrativo abbia accesso, “pieno”, al fatto.