Il progetto di ricerca che si presenta ha lo scopo di analizzare, sotto il profilo comparatistico, la disciplina giuridica dell’e-commerce dell’Unione europea e quella, attualmente in fase di redazione, della Repubblica Popolare Cinese. Il commercio elettronico costituisce materia innovativa sotto il profilo giuridico, nonché fondamentale punto di dialogo a livello internazionale tra l’Unione europea e la Cina. La ricerca sarà dunque sviluppata esaminando, sotto il profilo giuridico, il quadro normativo europeo e cinese in materia di e-commerce, per poi procedere ad una analisi comparatistica tra le soluzioni adottate dai due ordinamenti. L’analisi sarà inoltre volta a verificare come e se la cooperazione dell’Unione Europea abbia influenzato le scelte adottate dal legislatore cinese, sviluppando così un’indagine legata allo studio della circolazione dei modelli e delle dinamiche di innesto dei modelli esterni nel diritto cinese.
L’esame della materia risulta rilevantissimo nell'ottica di permettere una più ampia diffusione di sistemi di comunicazione elettronica nel commercio nazionale e internazionale, permettendo lo sviluppo in un settore già in rapida crescita. L’Unione Europea si è mostrata particolarmente attiva nel legiferare in materia di commercio elettronico. In particolare, è possibile fare riferimento al recente Regolamento n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno, che abroga la direttiva 1999/93/CE (in seguito anche semplicemente “Regolamento e-IDAS”).
Oltre che per la materia trattata, lo studio comparatistico della disciplina in via di redazione in Cina si prospetta quale attività innovativa anche per le possibilità di verificare se e come il modello giuridico europeo si stia affermando all'estero. Ciò in ragione anche del crescente ruolo dell’Unione europea sotto il profilo della cooperazione internazionale in campo giuridico. In particolare, già a partire dal 1975 l’Unione Europea e la Cina hanno consolidato le loro relazioni diplomatiche, ampliando via via i settori della cooperazione. Questa volontà di approfondire e rafforzare la partnership tra Unione Europea e Cina è stata riaffermata nella EU-China 2020 Strategic Agenda for Cooperation, dichiarazione congiunta che rappresenta oggi il quadro di riferimento comune per la cooperazione UE-Cina. Tra gli obiettivi previsti dalla Strategic Agenda in campo di sviluppo economico vi è quello di creare una rete di scambio sulle best practices in materia di e-commerce, in particolare per quanto riguarda gli aspetti normativi. La Cina stessa ha posto nel XIII Piano Quinquennale (2016-2020) tra i suoi obiettivi di crescita economica lo sviluppo e la promozione del commercio elettronico. Tra le più importanti iniziative intraprese alla luce di questo obiettivo vi è proprio il disegno di legge che sarà oggetto di analisi, pubblicato dal governo cinese nel dicembre 2016. Il disegno di legge è stato preceduto da una rilevante attività di policy sul tema dell'ecommerce portata avanti dall'Unione Europea (in particolare attraverso l’IP Key, progetto finanziato dall’Unione Europea diretto a sviluppare la cooperazione tra UE e Cina in materia di proprietà intellettuale) di concerto con il Ministero del Commercio cinese.