ALMAIDEA2017 - La disciplina in materia di e-commerce nel contesto dell’Unione Europea e della Repubblica Popolare Cinese: un’analisi comparatistica

Il progetto di ricerca che si presenta ha lo scopo di analizzare, sotto il profilo comparatistico, la disciplina giuridica dell’e-commerce dell’Unione europea e quella, attualmente in fase di redazione, della Repubblica Popolare Cinese. Il commercio elettronico costituisce materia innovativa sotto il profilo giuridico, nonché fondamentale punto di dialogo a livello internazionale tra l’Unione europea e la Cina. La ricerca sarà dunque sviluppata esaminando, sotto il profilo giuridico, il quadro normativo europeo e cinese in materia di e-commerce, per poi procedere ad una analisi comparatistica tra le soluzioni adottate dai due ordinamenti. L’analisi sarà inoltre volta a verificare come e se la cooperazione dell’Unione Europea abbia influenzato le scelte adottate dal legislatore cinese, sviluppando così un’indagine legata allo studio della circolazione dei modelli e delle dinamiche di innesto dei modelli esterni nel diritto cinese.

L’esame della materia risulta rilevantissimo nell'ottica di permettere una più ampia diffusione di sistemi di comunicazione elettronica nel commercio nazionale e internazionale, permettendo lo sviluppo in un settore già in rapida crescita. L’Unione Europea si è mostrata particolarmente attiva nel legiferare in materia di commercio elettronico. In particolare, è possibile fare riferimento al recente Regolamento n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno, che abroga la direttiva 1999/93/CE (in seguito anche semplicemente “Regolamento e-IDAS”).

Oltre che per la materia trattata, lo studio comparatistico della disciplina in via di redazione in Cina si prospetta quale attività innovativa anche per le possibilità di verificare se e come il modello giuridico europeo si stia affermando all'estero. Ciò in ragione anche del crescente ruolo dell’Unione europea sotto il profilo della cooperazione internazionale in campo giuridico. In particolare, già a partire dal 1975 l’Unione Europea e la Cina hanno consolidato le loro relazioni diplomatiche, ampliando via via i settori della cooperazione. Questa volontà di approfondire e rafforzare la partnership tra Unione Europea e Cina è stata riaffermata nella EU-China 2020 Strategic Agenda for Cooperation, dichiarazione congiunta che rappresenta oggi il quadro di riferimento comune per la cooperazione UE-Cina. Tra gli obiettivi previsti dalla Strategic Agenda in campo di sviluppo economico vi è quello di creare una rete di scambio sulle best practices in materia di e-commerce, in particolare per quanto riguarda gli aspetti normativi. La Cina stessa ha posto nel XIII Piano Quinquennale (2016-2020) tra i suoi obiettivi di crescita economica lo sviluppo e la promozione del commercio elettronico. Tra le più importanti iniziative intraprese alla luce di questo obiettivo vi è proprio il disegno di legge che sarà oggetto di analisi, pubblicato dal governo cinese nel dicembre 2016. Il disegno di legge è stato preceduto da una rilevante attività di policy sul tema dell'ecommerce portata avanti dall'Unione Europea (in particolare attraverso l’IP Key, progetto finanziato dall’Unione Europea diretto a sviluppare la cooperazione tra UE e Cina in materia di proprietà intellettuale) di concerto con il Ministero del Commercio cinese.

Principal Investigator

Giusella Dolores Finocchiaro

Professoressa ordinaria

Componenti del gruppo di ricerca

Luigi Balestra

Professore ordinario

Angela Carpi

Professoressa associata

Carlotta Ippoliti Martini

Ricercatrice a tempo determinato tipo b) (senior)

Matilde Ratti

Professoressa associata

Marina Timoteo

Professoressa ordinaria

Barbara Verri

Ricercatrice a tempo determinato tipo a) (junior)

Produzione scientifica

  • progetti convenzionati con altri istituti di ricerca e dipartimenti, per approfondire in ambito interdisciplinare progetti di scala ampia connessi all'approccio.
  • formazione di gruppi di ricerca interdisciplinari mediante relazioni formalizzate in convenzioni quadro al fine di proporre letture ampie e complesse dei fenomeni.
  • supporti elettronici, pubblicazioni e organizzazioni di convegni come luogo di confronto e dibattito sui temi.