ABSTRACT
NATURA GIURIDICA DELLE PIATTAFORME OFF-SHORE E ATTIVITÀ ESPLORATIVE IN MARE
Vincenzo Battistella (Dottorando di ricerca in Diritto della navigazione) - vincenzo.battistell2@unibo.it
Il fenomeno delle attività di sfruttamento dei giacimenti minerari in mare c.d. off-shore ha determinato, nell’ambito del diritto della navigazione, problematiche relative alla natura giuridica delle piattaforme off-shore che, come le navi, operano nell’ambiente acqueo e sono esposte ai medesimi rischi della navigazione. In mancanza di una legislazione internazionalmente uniforme in materia, pare opportuno chiedersi, ai fini della corretta individuazione della normativa applicabile ai mezzi di perforazione in mare, se (ed in quali casi) le piattaforme possano essere assimilate alle navi oppure, in considerazione del legame con il fondale marino, debbano ritenersi beni immobili.
La questione giuridica appare particolarmente complessa anche alla luce della esistenza di una ampia varietà tipologica di mezzi operanti off-shore alcuni dei quali dotati peraltro della capacità di movimento autonomo nell’ambiente acqueo.
In una ottica comparatistica, ad esempio, nell’ordinamento spagnolo, la legge di riforma della navigazione marittima del 2014 è intervenuta ad introdurre una definizione di “plataforma fija” nel titolo dedicato ai veicoli della navigazione, rinviando alla disciplina del codice civile sui beni immobili e risolvendo conseguentemente la discussa questione della natura giuridica delle piattaforme off-shore.