Descrizione
La privazione della libertà personale occupa una posizione di primo piano nelle politiche di controllo dell’emergenza a livello globale. Da un lato, la detenzione preventiva (o amministrativa) è più che mai divenuta un diffuso strumento di contrasto al terrorismo. Dall’altro lato, essa ha assunto rilievo centrale anche nel contesto migratorio, in cui rappresenta la reazione principale degli Stati, oscurando la necessaria riflessione sulle possibili alternative alla restrizione della libertà personale.
La carcerazione è così fuoriuscita dai consueti confini della sfera penale, sfuggendo a gran parte delle garanzie riconosciute in tale ambito. La detenzione preventiva, implicando di frequente la sospensione dell’habeas corpus, non solo apre la strada alla possibilità di abusi o eccessi da parte delle forze dell’ordine, ma compromette gravemente i meccanismi di protezione di diritti assoluti ed inderogabili quale quello a non essere sottoposti a torture e trattamenti inumani o degradanti.
Il presente seminario online riunisce giudici internazionali, il relatore speciale delle Nazioni Unite sul contrasto al terrorismo nel rispetto dei diritti umani ed alcuni tra i maggiori studiosi della materia per discutere intorno agli aspetti giuridici e criminologici sollevati dall’uso esteso della detenzione preventiva. Il seminario è rivolto a studenti, studiosi della materia e operatori nel campo dei diritti fondamentali.