ABSTRACT
LE REGIONI FRA GOVERNO DELL’ECONOMIA E DELL'OCCUPAZIONE: CONCERTAZIONE SOCIALE E RISORSE EUROPEE NEI «PATTI PER IL LAVORO» DELL'EMILIA-ROMAGNA
Enrico Verdolini (Dottorando di ricerca in Diritto costituzionale) - enrico.verdolini2@unibo.it
L’approfondimento riguarda la prassi di governo dell’economia e del mercato del lavoro dell’Emilia-Romagna e, in particolar modo, i Patti per il lavoro, adottati nel 2015 e nel 2020, come strumenti di sviluppo economico e occupazionale.
Il Patto per il lavoro 2015 ha costituito un atto di programmazione generale siglato da Regione e parti sociali in seguito alla crisi economica del 2008. Agli obiettivi economico-occupazionali del Patto, sono stati associati numerosi provvedimenti della Regione e la programmazione complessiva di tre diverse categorie di fondi europei.
È seguito, più di recente, il Patto per il lavoro e per il clima 2020, che ha affiancato agli obiettivi di politica economica una serie di target strategici in materia ambientale, su cui investire i fondi europei ordinari e le risorse del Recovery Fund
Quale può essere il ruolo delle Regioni nelle sfere dello sviluppo economico e occupazionale? Come inquadrare la prassi dei Patti? Il testo dell’art. 117 Cost. e la giurisprudenza costituzionale sono d’aiuto a tracciare un quadro sulle possibilità di intervento delle Regioni, ma non sono sufficienti a classificare l’esperienza dei Patti.
Occorre, pertanto, utilizzare le categorie del diritto del lavoro, in particolar modo quella di “concertazione sociale”, per rispondere alla domanda sulla natura dei Patti e per comprendere appieno il possibile raggio d’azione di questi strumenti.