Descrizione
Nel contesto migratorio, gli Stati hanno il diritto di determinare l’ingresso, la residenza e l’espulsione degli stranieri. Nell’esercizio di questa prerogativa, gli Stati hanno fatto crescente affidamento su misure restrittive della libertà personale adottate nei confronti di migranti irregolari e richiedenti asilo, spesso trattenendoli in zone di transito o nei c.d. centri di accoglienza. Tali limitazioni della libertà personale devono tuttavia conformarsi alle prescrizioni sancite dall’art. 5 della Convenzione europea dei diritti umani (CEDU).
Attraverso il prisma della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani, i relatori affronteranno, tra le altre, le seguenti questioni: le tensioni tra il trattenimento dei migranti al confine ed il sistema europeo di protezione dei diritti fondamentali; le condizioni in cui tali restrizioni assurgono a misure privative della libertà ai sensi dell’art. 5 CEDU; i requisiti di legalità e non arbitrarietà, nonché le garanzie procedurali stabiliti dalla Corte con riguardo alla detenzione dei migranti e dei richiedenti asilo.
Un documento ricapitolativo dei principi rilevanti in materia è disponibile qui.
Alcuni dei casi che verranno trattati:
Il seminario è rivolto a studenti, dottorandi, studiosi della materia e operatori nel campo dei diritti fondamentali.